Se,

sottile speranza

del divenire,

pugnalato dalla lama crudele

del glaciale adesso.

Dico, piango e rido

sul letto di spine,

schiacciato dall’orda nera della vostra indifferenza.

Se,

maschera comica sul volto di tutti,

colla di cemento

del sordo lamento

del grande mimo.

Se,

l’inganno di Dio.

Michele Guarnaccia