Mi hai detto di credere
di non avere paura
di lasciarmi andare
di immergermi fino in fondo.

Solo così avrei trovato il tesoro
nascosto sotto il mare.

Un tuffo di testa
nell’acqua fredda,
accellerano i battiti
vedo solo il nero.

L’angoscia mi assale,
devo raggiungere il fondo per non morire.

Mi manca l’aria
sto soffocando
tutto è scuro come la pece
non ho più tempo.

La paura mi paralizza
Dio, voglio ritornare in superficie.

Le mie mani percepiscono qualcosa
i miei occhi vedono una luce fioca
sto toccando il fondo
lo trapasso.

Ora sono di là
qui tutto è bellissimo

Caldi colori
luce soffusa
leggero come una piuma
rido, piango e respiro.

Si respiro,
anche di qua si respira.

Michele Guarnaccia