
Davanti a me una grande tenda scura.
Faccio dei segni con la mano aperta.
La tenda inizia a muoversi, dapprima lentamente e poi sempre più velocemente, con scatti repentini ed inaspettati.
Il lenzuolo si gonfia delineando la figura di chi la stava muovendo.
Le persone che mi circondano ora sono terrorizzate, molte cercano l’uscita per fuggire rapidamente.
“Ecco, questo è il diavolo!” esclamo con voce forte mentre indico il telo. All’istante questa presenza entra sotto la mia pelle del braccio teso. Vedo chiaramente la cute sollevarsi al suo passaggio ed il corpo riempirsi di segni. All’improvviso mi ritrovo nell’angolo di una piazza, riverso a terra…Sono un mendicante, l’ultimo degli ultimi, sporco e con il freddo fin dentro le ossa.
Alzo gli occhi e mi accorgo di essere circondato da un nugolo di bambini che divertiti mi scherniscono lanciandomi sassi. Non sapendo cosa fare, raccolgo le pietre e le riconsegno ai bambini che stupiti scappano via.
Sento le voci di alcuni passanti “Ecco, è davvero lui…si è realizzato!”
Michele Guarnaccia