
Scorre l’acqua sulle mie guance, penetra sotto la pelle, giù fino alla terra secca delle mie ossa.
Madre, le mie mani sono coperte di muschio verde, come le statue immobili dei giardini.
Non riesco più ad afferrare niente, mentre le lacrime scorrono sulle mie guance ormai dure come il gesso.
Michele Guarnaccia