Gli occhi sono il luogo della pioggia,

della terra del sole che arde sulla sabbia,

del lento cullare di due mani aperte sotto un rigolo d’acqua fredda.

Sono una coppia di linee orizzontali piene di tutto.

Sono la grande pozza di sabbie mobili del nulla.

Il punto sul tavolo,

la virgola nell’angolo,

un nugolo di foglie gialle

perse per sempre nel vento.

Michele Guarnaccia