1 – Per poter sviluppare il potenziale “uomo”, bisogna occupare la totalità di noi stessi al compimento dell’Opera. La vita è l’Opera perfetta che chiede incessantemente di essere vissuta. Milioni di esseri e forme sono la vita, milioni di esseri e forme servono la vita. Concedetemi di dire che, ciò che fate e ciò che non farete mai, quello per cui combattete, le vostre opinioni, le vostre personalità, la vostra bontà come la vostra cattiveria, i successi ed i fallimenti, il fatto che neppure per un attimo mai, vi ricordiate chi siete veramente, è tutto perfetto così com’è.
State comunque servendo la vita…

2 – State servendo la vita e non avete nessuna possibilità di sottrarvi a ciò, come un filo d’erba non può decidere di crescere e nemmeno di quanto. Che siate innamorati anzichè preoccupati, ricchi piuttosto che poveri, spietati o caritatevoli, spirituali o atei…è tutto perfetto così com’è. Tanto non dipende da voi. Vi è solo un’attimo nella vita in cui c’è un “movimento” consapevole, e quel momento è la morte.

3 – La morte è l’istante che da il senso alla nostra vita. Simile ad un pesce che, rimasto intrappolato nella rete, comincia a sbattere da tutte le parti, cercando una soluzione per sfuggire alla morte. In quell’attimo il pesce ha chiaro il suo vivere. Solo allora, uscendo dalle acque, si accorge di essere vissuto in mare e, solo allora, diviene ad esso chiara l’immagine di immensità della vita oltre i confini da lui conosciuti. E scopre…IL MARE

4 – Tutto, dentro e fuori, scorre senza il consenso di nessuno. Non potete fermare nulla, tutto accade. Siete talmente importanti da parametrare tutto il mondo con il vostro metro di misura, senza mai accorgervi che, in ogni istante, scompare un “misuratore” come voi mentre il mondo rimane sempre perfetto. Impossibile da credere…prima di voi il mondo esisteva e dopo di voi la vita continuerà ad esistere…eppure…voi siete così speciali! Bisogna essere davvero speciali, diversi da tutto il resto, per essere così importanti.

5 – Concedetemi gentilmente di dirvi che nella vita di un uomo comune non vi è nessun passo, nessun movimento, niente di niente che possa definirsi “cosciente”. Guardatevi attorno e cercate una persona speciale, poi toglietela dal mondo e verificate cosa accade…Qualcosa si ferma o accelera? Scompare il sole? Chiudono i supermercati? Diminuisce la povertà? La verità è che tutto rimane immutato.

6 – Oggi un altro giorno è passato ed io spero sinceramente che domani non tocchi a voi essere “pescati”. Ma se così fosse, domani potreste scoprire di essere sempre vissuti in un mare senza neppure saperlo. Immaginate pure di diventare chiunque o di poter fare qualsiasi cosa. Sognate di cambiare la vostra vita e di esserne gli artefici…è giusto così! Tutto questo rientra nei piani dell’Opera. Niente di nuovo verrà da voi aggiunto o tolto!

7 – Che manipoliate o siate manipolati, che abbiate subito ingiustizie o che siate stati ingiusti con gli altri, che vi abbiano abbandonato o che abbiate abbandonato voi qualcuno, che passiate il tempo a fare le vittime o che siate degli eroi coraggiosi…non importa. Non sposterete nemmeno un granello di polvere nell’architettura dell’Opera. Chi cerca questo lo sa! Perciò muore un po’ ogni giorno, permettendosi di vivere quell’attimo in cui esce dall’acqua del mare, scoprendo i confini. Varcando quei limiti possono nascere uomini “nuovi”, che non hanno bisogno di convincersi di essere importanti, ma che nascendo ogni giorno lo diventano davvero.

8 – L’uomo nuovo si muove con passi consapevoli, ogni passo è prezioso perchè potrebbe essere l’ultimo. Ogni movimento è un tripudio all’Opera perchè assomiglia a quello della morte. Ogni istante è l’ultimo inesorabile istante e perciò ogni cosa è vista, compresa e vissuta. Nessuno di voi dedica neppure un’istante alla cosa più importante che possedete…lo sviluppo del potenziale di vita che è racchiuso in tutti.

9 – Tutto il mondo parla di morte. Tutto ciò che viene creato viene presto inesorabilmente distrutto…non si può sfuggire a questo. Io questo lo so ed ho cercato di farvelo capire, ma siete come quei cani che si mordono la coda…niente può farvi uscire dall’illusione del mondo. Pensate di essere speciali, senza aver mai fatto alcuno sforzo concreto (al di là di tanti “bla bla”) per liberarvi dalla vostra condizione di schiavi. Schiavi di mamma e papà, di mogli e mariti, di figli, di soldi, di lavoro…ma più che altro schiavi di voi stessi che, discutendo e concettualizzando, siete convinti di sapere tutto e di essere arrivati.

10 – Per voi finti ricercatori è tempo di chiudere e smettere questa fasulla ricerca. Voi non sentite l’urgenza e vivete nell’illusione dell’immortalità. Ma l’attimo della morte arriva per tutti e per voi sarà il primo ma anche l’ultimo istante in cui aprirete gli occhi e capirete davvero. Quello che è nato sta per morire, ma come sempre voi state dormendo e ve ne accorgerete solo quando sarà già passato.

Fine.

Michele Guarnaccia