
Solitudine, compagna mia,
Non mi hai lasciato solo mai,
neppure per uno sbaglio mi hai tradito.
Tu ami solo me,
come nessun altro al mondo,
giorno e notte,
avvinghiante e soffocante come un’edera.
Gelosa e possessiva,
come una madre,
allontani da me tutti quanti.
Stringendomi così forte a te
disegni Il mio destino e io il tuo.
Mortalmente soli.
Michele Guarnaccia